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giovedì 24 settembre 2020

INCIDENTE MORTALE IN LAGUNA A PELLESTRINA, SAREBBE STATO UN INFARTO E NON UNA DISATTENZIONE A UCCIDERE IL DIPORTISTA

Una nuova ricostruzione della tragica fine del 63enne padovano Giacomo Maroni, avvenuta ieri nella laguna di Pellestrina, pare mettere in dubbio la teoria dell'incidente avvenuto perché l'uomo sarebbe scivolato all'interno dello scafo, non riuscendo più a controllarlo fino all'impatto con la banchina (o, riportano altre fonti, con una brìcola).
I due diportisti che hanno soccorso per primi l'uomo avrebbero rivelato che Maroni avrebbe subìto un infarto mentre era alla guida dell'imbarcazione, la quale non presenterebbe alcun segno di impatto con corpi fissi o murature. Inutili i tentativi di salvarlo da parte della compagna, che era a bordo, né dei sanitari del 118, dei vigili del fuoco e della guardia costiera accorsi in loco.

mercoledì 23 settembre 2020

SCIVOLA IN BARCA E PERDE IL CONTROLLO DELLO SCAFO, CHE URTA LA BANCHINA DI PELLESTRINA: MUORE IN LAGUNA UN PADOVANO DI 63 ANNI

Un padovano di 63 anni, Giacomo Maroni, ha perso la vita oggi in laguna a Pellestrina, dopo essere scivolato all'interno della sua imbarcazione. L'uomo ha perso i sensi e il controllo dello scafo, che è andato a urtare contro la banchina prospiciente il sestiere Busetti: i primi soccorsi della compagna, che era a bordo con lui, poi si sono aggiunti due occupanti di un'altra barca ormeggiata, quindi i sanitari del 118, che hanno dovuto constatare il decesso dell'uomo. In loco anche la Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco.

domenica 13 settembre 2020

MORIA DI COZZE NEGLI ALLEVAMENTI AL LARGO DI PELLESTRINA, COLPA DEL CALDO E DELLA MANCANZA DI OSSIGENO

Le cozze allevate nel mare antistante Pellestrina stanno morendo. Ne dà notizia un articolo pubblicato oggi dal quotidiano La Nuova Venezia, a firma di Enrico Tantucci: nei 15 impianti a tre miglia dalla costa più della metà degli esemplari sono stati trovati privi di vita durante la cernita e la raccolta.
Duro colpo per gli allevatori, che accusano le conseguenze del maltempo di fine agosto esattamente come era successo ai loro omologhi di Pila, nel Polesine: le temperature alte che sono seguite e la mancanza di ossigeno nell'acqua portano al soffocamento dei mitili, in quantità molto maggiori rispetto agli anni precedenti. Viene stimato che un vivaio produce annualmente 600 tonnellate di cozze, mentre ora la raccolta ammonta a sole 200 tonnellate.