Disavventura di Pasqua per molti passeggeri intenzionati a imbarcarsi, assieme alle proprie biciclette, verso l'isola di Pellestrina ed eventualmente il Lido di Venezia. La corsa Actv di linea 11 delle ore 11.50, ieri mattina, ha lasciato a terra una calca di oltre cento persone, avendo già esaurito la disponibilità dei 300 posti per cui è omologato il vaporetto. Assieme ai pedoni sono rimasti al pontile anche tanti cicloturisti, italiani e stranieri, che sempre più spesso negli ultimi anni hanno scoperto la bellezza delle isole del litorale lagunare e la loro percorribilità su due ruote in modo lento, naturale e qualificato.
Questo specifico stop, dovuto preminentemente a ragioni di spazio, potrebbe diventare la regola dal momento che fino ad oggi Actv non ha preso alcuna iniziativa in materia per la stagione primaverile ed estiva, nonostante le esigenze operative dei comandanti dei battelli di conoscere come comportarsi: nei due anni della sperimentazione del servizio bici, i risultati vengono valutati positivamente, garantendo anche la coincidenza con il ferry per il Lido.
Ma c'è il timore che l'azienda non sia orientata a programmare il suo rinnovo, a seguito di pressioni arrivate da parte della cittadinanza tramite il consigliere comunale delegato per le isole Alessandro Scarpa, il quale nelle scorse settimane ha convocato una riunione informale con i titolari dei servizi di trasporto turistico come il bragozzo Ulisse e la motonave Anna di Chioggia Navigazione, per sensibilizzare tali operatori e chiedere parsimonia nell'imbarco di mezzi a due ruote.
Molti residenti di Pellestrina e San Pietro in Volta, infatti, si stanno lamentando del continuo afflusso di biciclette turistiche, nonostante l'impianto di attività specifiche e ricettive, oltre che l'indubbio beneficio all'economia locale. Una situazione che non può non lasciare allibite tutte le persone di buon senso, che amano l'idea di una laguna patrimonio universale da rispettare senza che i suoi borghi vengano imbalsamati.
Dal canto suo il presidente della Municipalità di Lido-Pellestrina, Danny Carella -ammettendo che sussistono questioni aperte quanto alla viabilità e alla convivenza di grandi numeri con i limiti fisici del piccolo abitato- conferma che non è in discussione la chiusura dell'approdo di Ca' Roman alle biciclette, e dichiara che il fenomeno del cicloturismo vada «governato e non certo eliminato, trattandosi di una prospettiva di sviluppo virtuoso per l'isola», suggerendo così fra le altre ipotesi l'istituzione di piazzole di sosta, la deviazione dei percorsi ciclabili sul lato mare, e la conseguente sistemazione dell'arenile, nell'ottica lungimirante che al “qui e ora” predilige la programmazione per dare un futuro a chi vive e opera nella stretta striscia di terra.
Nessun commento:
Posta un commento