Anche Pellestrina, dopo Chioggia con padre Raimondo Calcagno, avrà il suo Beato. Si tratta naturalmente di don Giuseppe Olinto Marella, nato nell'isola il 14 giugno 1882 e scomparso a Bologna il 6 settembre 1969: la Congregazione per le Cause dei Santi ha infatti riconosciuto valido un miracolo che il religioso avrebbe operato, presupposto essenziale per la Beatitudine, dopo una istanza iniziata nel 1995. E proprio un sacerdote di Pellestrina, che lavora alla Segreteria di Stato vaticana, ha informato del lieto evento la Diocesi di Chioggia. Ieri le campane dell'isola hanno suonato a festa, e la comunità cristiana locale è pronta a scendere a San Pietro per la proclamazione.
Don Olinto Marella era figlio di Luigi, il medico condotto di Pellestrina, e di Carolina de Bei, ma soprattutto nipote dell'arcivescovo Giuseppe Marella, cameriere del Papa, che lo avviò all'educazione cattolica: oltre ad aver salvato durante la guerra una trentina di persone dalla deportazione in Germania, padre Olinto è celebre per aver fondato a Bologna la Città dei Bambini, dedicando la sua intera esistenza alla carità. Nel 1909 era stato anche sospeso a divinis dal vescovo di Chioggia, monsignor Bassani, per la sua vicinanza alle posizioni del cattolicesimo popolare, democratico e sociale: evidentemente, come dice il professor Luciano Bellemo, «non è la Curia che fa i Santi»...
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