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venerdì 19 agosto 2016

TURISTI, BICICLETTE E POPOLO DEL “ZIOBA”: CAOS NEL VAPORETTO PER PELLESTRINA, INVOCATA LA MOTONAVE. MA DENTRO C'ERA ANCORA POSTO?


Un afflusso eccezionale e straordinario di cicloturisti e affezionati del mercato del giovedì a Chioggia ha provocato, ieri mattina, una situazione alquanto caotica sul vaporetto di linea 11 che fa la spola tra i due lembi della laguna sud. La corsa delle 10.50 è stata presa d'assalto al pontile di Chioggia da un numero sovradimensionato di viaggiatori che intendevano trasportare la propria bicicletta, oltre che del tradizionale afflusso di clienti del “zioba”: risultato, non pochi passeggeri -sia pedoni che ciclisti- sono stati costretti a rimanere a terra e ad attendere la successiva corsa delle 11.20. Il personale -come da regolamento- ha prima imbarcato dieci biciclette (il massimo consentito, altre cinque sono rimaste al pontile di piazza Vigo) e un motociclo, mentre la gente si stava accumulando in coda e alcuni intendevano salire dal lato dell'uscita: il che non è possibile dal momento che il controllo elettronico del biglietto Imob si effettua solo dai tornelli lato entrata, come in effetti poi è accaduto per l'intervento della marinaia stessa. Questa circostanza comunque ha creato ulteriori discussioni dentro e fuori il “vaporetto bestiame” e l'inevitabile parapiglia tra i pellestrinotti e i turisti: la cosa è degenerata con urli e spinte, mentre gli utenti abituali protestavano perché -a loro dire- di giovedì può non essere necessario imbarcare le biciclette, oppure meglio sarebbe istituire una motonave speciale per le corse del giovedì mattina, data la concomitanza abituale con l'affollato mercato clodiense. Fatto sta che una volta che la marinaia ha chiuso il portellone, su ordine del capitano, a riva sono rimasti in tanti, tra cui un comandante Actv occasionalmente nelle vesti di passeggero. Tuttavia pare, da alcune testimonianze, che il battello all'interno -nella parte servita da aria condizionata- non fosse del tutto esaurito almeno nei posti in piedi, e che quindi una parte dell'esubero poteva essere assorbita, nonostante molti premessero per viaggiare all'esterno, all'aria aperta.

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