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lunedì 15 marzo 2021

PIRATI SEQUESTRANO L’EQUIPAGGIO DI UNA NAVE DELLA FLOTTA DE POLI AL LARGO DELLA COSTA NIGERIANA

Un drammatico assalto piratesco in una delle zone più pericolose al mondo per il traffico marittimo commerciale. È ciò che è accaduto 4 giorni fa, nel golfo di Guinea, alla nave Davide B della flotta De Poli mentre faceva rotta verso il Delta, uno stato della federazione nigeriana. A 220 miglia nautiche da Lagos, il bastimento battente bandiera maltese e proveniente dalla Lettonia è stato abbordato da 9 uomini armati che hanno sequestrato 15 dei 21 membri dell’equipaggio, lasciando i rimanenti 6, per fortuna, in buona salute e nelle condizioni di denunciare l’accaduto.
La notizia del sequestro è rimbalzata dai Paesi Bassi, dove oggi ha sede l’armatore De Poli Shipmanagement, fino all’isola di Pellestrina dove la famiglia De Poli ha fondato e diretto per due secoli gli omonimi cantieri, prima della loro drammatica chiusura nel 2009 con il trasferimento della società in Olanda, e la successiva assegnazione ad ACTV del bacino galleggiante del cantiere navale nell'isola.
A seguire da vicino il drammatico sequestro dei marinai c’è Chiara de Poli, amministratrice delegata di De Poli Tankers nonché figlia di Davino de Poli, quindi erede della secolare tradizione di armatori della famiglia di Pellestrina. Obiettivo dichiarato dell’assalto dei pirati -pratica che negli ultimi mesi sta vivendo una drammatica escalation di violenza, soprattutto nel golfo di Guinea - non era il carico della nave, bensì il rapimento del personale di bordo al fine della richiesta di riscatto.
L’equipaggio della Davide B è composto da marinai di diverse nazionalità tra ucraini, romeni e filippini. Tra i sequestrati non risulta nessun italiano, mentre sono in corso, sotto assoluto riserbo, le delicate operazioni diplomatiche delle autorità preposte per ottenere la liberazione degli ostaggi nel più breve tempo possibile.

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