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sabato 16 maggio 2020

RESSA AL PONTILE DELLA LINEA 11, I CARABINIERI BLOCCANO CHI SCAVALCA. MUNICIPALITÀ: «CORSE BIS E VECCHIO ORARIO, O SARÀ CATASTROFE»

Ancora ressa ai vaporetti di linea 11 tra Chioggia e Pellestrina. Anche nelle scorse ore, a battello esaurito oltre la capienza consentita in queste settimane, non pochi hanno cercato di scavalcare la sbarra fino all'intervento dei carabinieri: solo la buona volontà di qualche turista, che ha acconsentito a rimanere a terra e attendere la prossima corsa per lasciare il posto a chi tornava dal lavoro, ha portato la situazione alla calma. «Ma non può essere questa la soluzione», sbotta Danny Carella, presidente della Municipalità di Lido-Pellestrina, in videoconferenza con il network Azzurra. «La situazione è drammatica, e lo sarà ancor più da lunedì con l'apertura di bar e ristoranti. Temo una catastrofe se non si trovano soluzioni urgenti».

Il presidente Carella ha più volte avanzato all'azienda e alla Città Metropolitana l'esigenza di un potenziamento delle corse di navigazione, con il ripristino dell'orario pre-Covid anche per i vaporetti: «La linea 11 non consente alternative al battello - continua Carella - e con forti decurtazioni, la fascia notturna scoperta, una sola corsa all'ora nelle altre fasi della giornata è logico che si acuiscono i malesseri. In specie le fasce orarie in cui si muove il personale sociosanitario di servizio agli Alberoni e a Venezia vanno rafforzate con un vaporetto di supporto, o tornare chiaramente al vaporetto ogni mezz'ora. Le difficoltà di ACTV sono note a tutti, ma non può pagarne le spese chi torna dopo otto ore di lavoro duro e pesante».
Un'altra soluzione avanzata dalla Municipalità è consentire, come in molti supermercati, la priorità dell'imbarco a chi è in grado di esibire un tesserino sanitario, di medico, di infermiere o di operatore: «Ma non abbiamo ottenuto risposte neanche a questo - commenta sconsolato il presidente - eppure è evidente che se il limite è di 90 posti per ogni mezzo, non possono essere lasciati a terra i lavoratori di servizi necessari come quelli ospedalieri. Appellarsi alla benevolenza del singolo turista, e chiedergli di aspettare un'ora, non è proprio la soluzione».
A Pellestrina intanto alcuni utenti abituali della linea 11 sollecitano gli altri che si trovano nella medesima condizione a far sentire la propria voce, scrivendo nelle pagine facebook di ACTV e del sindaco metropolitano: «C'è bisogno del sostegno di tutti - dice una passeggera - per far percepire nel modo giusto tutto il malcontento e la preoccupazione dell'isola».

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